Benvenuti a Santiago! Ci sono un sacco di cose da vedere e da fare qui; è vivamente consigliato trascorrerci almeno una giornata intera aggiuntiva per esplorarne il dedalo di stradine, che sembrano portare tutte alla Cattedrale.
Davanti alla Cattedrale troverete il chilometro zero, contrassegnato da una conchiglia e da una placca, al centro della Plaza Obradoiro (vedi sotto).
Se siete interessati a ritirare la vostra Compostela, il certificato di completamento del pellegrinaggio, dovrete recarvi all’Ufficio del Pellegrino, trasferitosi nel 2016 in un edificio più luminoso. Per arrivarci da Plaza Obradoiro, rivolgetevi verso il Parador (l’hotel sulla vostra sinistra guardando la Cattedrale) e cercate una strada in discesa sulla sinistra. A metà discesa supererete dei bagni pubblici e alla strada seguente girate a destra. L’ufficio si trova alla fine di quella strada, facilmente individuabile. C’è anche qualche freccia ad indicare la direzione.
La Cattedrale è l’attrazione maggiore di Santiago, e a ragion veduta. Sia l’interno che l’esterno offrono innumerevoli tesori da scoprire, in verità troppi da elencare, ma qui sotto trovate i migliori:
La Cattedrale - Plaza per plaza
1. Plaza de Inmaculada, anche conosciuta come Azabache: entrando in città, la prima parte della Cattedrale davanti cui passerete è la Puerta de la Azabachería. Si tratta dell’entrata di fronte al Monastero di San Martín Piñario.
2. Obradoiro: da Azabache passerete sotto al Palazzo Vescovile, attiguo alla Cattedrale e che con tutta probabilità non è esattamente il tipo di palazzo che gode di sufficiente quiete per dormire sonni tranquilli; il suono delle cornamuse che accolgono i pellegrini si protrae dall’alba al tramonto. La scala porta direttamente alla Plaza de Obradoiro e al chilometro zero. Al centro della piazza c’è anche l’ultima conchiglia, con cui i pellegrini sono soliti scattarsi una foto a piedi nudi, con la facciata della Cattedrale sullo sfondo.
Questa facciata è la più maestosa e fotografata della Cattedrale e fa parte di un progetto edilizio del XVIII secolo che coinvolse la città di Santiago. L’architettura barocca vi impegnerà gli occhi e la vastità delle vetrate rende l’illuminazione del Pórtico de la Gloria al suo interno davvero spettacolare. Quel Pórtico, che costituiva la facciata originale della chiesa, fu progettato e realizzato da Mastro Mateo 600 anni prima della costruzione della nuova facciata.
3. Plaza Platería: proseguendo attorno alla Cattedrale arriverete alla Puerta de las Platerías (chiamata così in onore dell’argenteria artigianale che potrete ancora trovare nei negozi sotto di essa). Noterete che alcune delle murature in pietra si distinguono per essere di un materiale differente: sono state sostituite alle originali, le quali, danneggiate, furono trasferite nel Museo della Cattedrale; sfortunatamente la composizione originale andò dimenticata, lasciando una disposizione un po’ priva di senso. Di fronte alle porte ci sono delle rampe di scale e la fontana Platerías, un punto di ritrovo che i pellegrini solitamente chiamano “la fontana del cavallo”.
4. Plaza de Quintana: salendo le scale, girando intorno alla Cattedrale, si arriva alla grande Plaza de Quintana e alla Puerta de Perdón. La vera Porta Santa è dietro a questa facciata (che non è tecnicamente una parte strutturale della Cattedrale, ma piuttosto un muro decorato che circonda la Porta Santa stessa). Gli altorilievi qui sono notevoli e ritraggono 24 tra santi e profeti.
Nel Medioevo era usanza che i pellegrini passassero la notte nella Cattedrale, dormendo sul pavimento di pietra e lottando (a morte, in certe occasioni) per il privilegio di dormire vicino alla cappella preferita.
Il momento migliore per visitare la Cattedrale è al mattino presto, prima che arrivi la folla, quando è possibile visitare la cripta e abbracciare il busto di Santiago con tranquillità e contemplazione.
Il botafumeiro, probabilmente l’incensiere più grande di tutte le chiese cattoliche, viene fatto oscillare sul transetto in direzione nord-sud da un gruppo di uomini chiamati tiraboleiros. Le funi si sono allentate solo due volte, e mai in tempi recenti. Alla pubblicazione di questo libro, la tradizionale cerimonia del botafumeiro, che aveva luogo alla messa serale del venerdì, era stata annullata. Chiedete maggiori informazioni all’ufficio del pellegrino.
Il monastero e museo di San Martín Piñario L’enormità di questo monastero è difficile da capire, ma se camminando per Santiago guarderete con attenzione questo edificio, vi renderete conto che ce l’avrete sempre vicino ogni qualvolta vi troverete sul lato nord della Cattedrale. I monasteri in realtà sono tre! La facciata della chiesa sembra spesso essere in tutt’altro posto rispetto a dove vi trovate voi, e altra cosa curiosa è il fatto che dobbiate scendere delle scale per raggiungere le sue porte, invece che salirle. La ragione di ciò è che un decreto dell’arcivescovo sancì che nessun edificio doveva superare l’altezza della Cattedrale; gli architetti che stavano lavorando alla costruzione del monastero, allora, invece che riprogettare San Martín per ridurne l’altezza, semplicemente scavarono nel terreno per farne partire la base da più in basso.
San Fiz de Solovio Paragonato alle due chiese sopra citate, San Fiz appare irrisoria. Per trovarla, raggiungete il Mercado de Abastros. San Pelayo (l’eremita che ritrovò le ossa di Santiago) stava pregando qui quando venne guidato da una scia di stelle fino alla tomba dell’apostolo. Non è una chiesa grande e maestosa, ma è di certo il più antico cantiere di Santiago. La chiesa che sorge qui oggi non è l’originale, ma degli scavi in loco hanno portato alla luce fondamenta e necropoli che risalgono al VI secolo.
Il mercato di Santiago (Mercado de Abastros) Un bel posto dove bazzicare in cerca di un pranzo. Rispetto ad altri mercati della Spagna (come quelli di Madrid e Barcellona) il mercato di Santiago sembra essere qualcosa di piuttosto solenne. I venditori sono dei personaggi e anche se il vostro spagnolo non è il massimo, vale la pena visitarlo per ammirare come la gente del posto svolga le faccende più ordinarie.
Gli edifici che vedete oggi risalgono ai primi anni 40, ma sostituiscono quelli che sono stati qui per 300 anni. Infatti, molti dei venditori di oggi sono i discendenti di seconda, terza o quarta generazione dei mercanti di un tempo.
Parco Alameda Il parco Alameda un tempo era il posto dove andava la gente di Santiago per esibire la propria levatura e benessere; per i vari sentieri che lo attraversano e lo circondano passeggiavano solo i membri di una certa classe sociale. Oggi la situazione è molto più democratica. Nel parco troverete una ruota panoramica e una feria in estate, una pista da pattinaggio in inverno e per tutto l’anno un enorme albero di eucalipto che sovrasta la Cattedrale.
Il Pellegrino Nascosto Celato all’ombra della Cattedrale, in Plaza Quintana, c’è il pellegrino nascosto. È visibile solo di notte e potrebbe volerci un po’ per scoprirlo.
E per finire ci sono molti altri monasteri; visitarli tutti sarebbe una bella sfida, ma vi basti sapere che fu la loro costruzione a dare forma alla città che vediamo oggi. Prendetevi il tempo di camminare tra l’uno e l’altro e sarete ricompensati dal ritrovamento di innumerevoli tesori.