“Santo Domingo della Strada” deve il suo nome a un monaco locale, Domingo di Viloria, il quale mise la propria vita al servizio dei pellegrini. In particolare si occupò degli aspetti tecnici del cammino, organizzando la costruzione di strade e ponti per migliorarne la viabilità. Fu lui a costruire il ponte originale sul Río Oja, nella periferia della città.
Si dice che qui, inoltre, ebbe luogo il miracolo de “L’Innocente Impiccato”. Questa leggenda è popolare in varie parti d’Europa (a Tolosa, in Francia e a Barcelos, in Portogallo) e il miracolo in questione viene confusionariamente attribuito a volte a Santiago, altre a Santo Domingo. Narra di una famiglia di pellegrini tedeschi che si fermarono a Santo Domingo per la notte;
quando il loro figlio rifiutò le romantiche avances della figlia dei locandieri, questa gli tese una trappola. Nascose un pezzo d’argenteria rubato dalla chiesa nella borsa del ragazzo, e poi lo denunciò alle autorità. Venne arrestato per furto e condannato al patibolo. Ai tempi della vicenda (nel Medioevo) si usava lasciare il corpo del colpevole appeso al cappio per settimane, come avvertimento a tutta la popolazione. I genitori del malcapitato, in lutto, portarono comunque a termine il loro pellegrinaggio a Santiago.
Una volta tornati a Santo Domingo de la Calzada, si fermarono a far visita al figlio (una visita abbastanza macabra, viste le condizioni) e rimasero meravigliati nel ritrovarlo vivo e vegeto, sebbene ancora appeso al cappio: il suo corpo era stato sorretto da un santo. I genitori sapevano riconoscere un miracolo quando ne vedevano uno (apparentemente, gli abitanti del paese non se ne erano resi conto). Andarono allora dagli ufficiali ad avvisarli che il figlio era vivo. Incredulo, l’ufficiale in servizio replicò che il ragazzo non poteva essere più vivo del pollo che stava arrostendo. A quel punto il miracolo si estese anche ai polli, che si rianimarono e si rimisero sulle zampe, chiocciando e starnazzando.
Il paese non dimenticò mai l’accaduto, e una parte del patibolo di impiccagione è tutt’ora in mostra nel transetto della cattedrale, sopra alla tomba del santo. I polli discendenti da quelli riportati in vita dal miracolo sono mantenuti (vivi e ben nutriti) in un pollaio sul lato ovest del transetto.